Il mio primo Motore ad Impulsi di JHON Bedini

Il mio primo Motore ad Impulsi senza e con il recupero di energia.

In questo video spiego velocemente come costruire un motore ad impulsi di JHON BEDINI   con pochi componenti ed uno schema elettrico molto semplice.

Occorrente:

1 Transistor 2N3055

400 MT di filo smaltato da 0.50 mm diametro

2 staffe a L

2 Bulloni dell’ 8

30 Rondelle foro 8mm – diametro esterno 22mm

5 mt -cavo blu e cavo nero da 1.5

4 rocchette di teflon per guarnire i tubi del gas

batteria da 12 volt 7 A/h ( detta commercialmente batteria tampone)

16 magneti 20 x 30x 5 mm al neodimio (Saranno accoppiati diventando 8 punti di spinta)

4 morsetti mammutt.

viti per legno q.b.

tavola in truciolato.

1 rotore ( potete costruirlo anche voi in legno ,ferro, allumio e plastica con dei cuscinetti.)

io ho utilizzato un vecchio ventilatore a soffitto è gli ho tolto la parte interna utilizzando la sola struttura.

 

Costruiamolo:

1 – Bisogna tener presente che le bobine che io ho costruito possono essere anche di 2 rocchette, se siete bravi con la stampante 3D e autocad 3D potete costruirne una uguale alle vostre esigenze che debba contenere la lunghezza e gli avvolgimenti del filo.

2 – collegate le bobine a dei morsetti mammut indipendentemente dal verso( vedremo in seguito il verso della bobina per la spinta.

3 – installate le bobine sulle staffe a L con i bulloni inserendo le rondelle nel cilindro delle rocchette.( il motore a più potenza se c’è un traferro, ma funziona anche senza traferro)

4 – INSTALLATE I MAGNETI SUL ROTORE CHE AVETE COSTRUITO RISPETTANDO LE DISTANZE UGUALI COME SE AVETE UN OTTAGONO SUL ROTORE. pIù SONO I MAGNETI E LA LORO POTENZA MAGGIORE E LA COPPIA CHE LO RENDE POTENTE

5 – installate le bobine a 2 mm o massimo 4 mm  dal magnete una opposta alla’tra.

6 – testare  le bobine collegate per un secondo una bobina per volta per vedere la repulsione verso il motore se il verso non è giusto, scambiare i poli .

7 – osserva l’immagine del transistor 2N3055

Verso dei pin, ase collettore ed emettitore
transistor 2N3055

il transistor può funzionare come un interruttore che eccitando la Base E l’emettitore tramite una bobina esterna crea un interruttore tra Emettitore e Collettore

 

quindi avremo la Bobina di innesco movimento ( chiamata trigger) connessa tra Base ed Emettitore.( anche il verso della medesima bobina è importante.

poi colleghiamo il positivo della batteria di alimentazione al Collettore e dall’Emettitore facciamo uscire ( oltre al capo della bobina di innesco) un cavo che va al positivo delle bobine che saranno collegate in parallelo.

il negativo delle bobine va direttamente al negativo della batteria.

Diamo una bella spinta al rotore è questo ruoterà ad una velocità che dipende tutto dalla progettazione di tutto l’impianto( materiale utilizzato, numero di avvolgimenti e tante altre variabili che lo perfezionano nella sua potenza e rotazione.

 

Qui sotto delle foto indicative.

scusate per l’espletazione dell’impianto un pò casereccio

foto dell’insieme
transistor 2n3055
collegamenti
batteria tampone  12 volt 7 A/h
Conclusioni:

E’ quindi da accertare se con delle bobine con avvolgimento a vuoto è possibile ricaricare la stessa batteria d’Impiego o caricarne una seconda e tramite deviatore scambiare le due batterie.

Ho provato come vedete in foto a mettere una quarta bobina per il recupero che produce 18 volt , ma siccome il filamento della bobina è molto sottile la corrente da lei assorbita è molto bassa ,credo sull’ordine dell’ 0.01 A .

C’è da tener presente che una batteria da 12 volts 7A/h per caricarsi, ha bisogno di almeno 14 volt

e 0.700 A per 10 ore per caricarla.

Ricordate però che maggiore è l’assorbimento delle bobine di recupero e maggiore sarà la coppia che frena il rotore.

Detto questo sto studiando un modo alternativo per correggere questo problema.

Grazie.

 

 

 

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